Ponti e rivoluzione delle leghe ferrose

25,00

Sperimentazioni nell’Italia pre e postunitaria

Alessandra Tosone, Renato Morganti, Danilo Di Donato, Matteo Abita

Il libro indaga le sperimentazioni e la particolare condizione con cui si avvia in Italia la costruzione dei ponti a struttura metallica nel periodo di transizione dagli Stati preunitari al Regno d’Italia.
Il ponte, in un periodo storico segnato dal passaggio dal sistema tecnico classico al nuovo connesso alla Rivoluzione Industriale e caratterizzato dal ricorso al metallo, assurge a simbolo e metafora di una rivoluzione che coinvolge dimensione tecnica e culturale.
La costruzione dei ponti in ferro, nel corso dell’Ottocento, si identifica a lungo nel nostro Paese come una rivoluzione d’importazione dovuta all’egemonia culturale e scientifica esercitata dalla Francia a fronte della condizione di estremo ritardo del Paese nel processo di modernizzazione che riguarda anche il settore delle costruzioni. Anche a ciò si deve la prima diffusione delle tecnologie ferrigne nel Belpaese le cui vicende vengono riannodate a costituire la trama del racconto che il libro propone.
Il racconto inizia con le vicende progettuali e costruttive di quegli attraversamenti che, realizzati nella penisola dopo il 1820, adottano il modello più diffuso del ponte sospeso a fili di ferro, per analizzare poi i cambiamenti nei ponti ferroviari con l’impiego di fondazioni pneumatiche e quelli dei ponti girevoli negli arsenali marittimi italiani, e chiudersi con le vicende costruttive dei ponti nella città di Roma e le loro diverse tipologie: sospensione, ad arco e a travata.
Realizzazioni tanto numerose e ingegnose quanto poco conosciute che questo libro ci aiuta a tracciare e a rileggere in un suggestivo racconto della rapida evoluzione, attraverso coraggiose sperimentazioni, di schemi statici e costruttivi innovativi, o che comunque rappresentano declinazioni innovative di schemi conosciuti, seppur in scala minore.

INDICE

Prefazione Sergio Pone
Introduzione. Per una trama di fili non filati Alessandra Tosone

1. A fil di ferro: ponti nel Granducato di Toscana
1.1. Antefatti e varianti tipologiche di ponte sospeso
1.2. Riforme napoleoniche e leopoldine nella Toscana di primo Ottocento e introduzione di ponti sospesi a fil di ferro
1.3. Marc Seguin e l’affermazione del ponte sospeso a fili di ferro
1.4. Ponti sospesi sull’Arno a Firenze

2. A fil di ferro: ponti nel Regno di Sardegna
2.1. I progetti di ponti sospesi di grande luce per l’ammodernamento della rete stradale del Regno di Sardegna
2.2. Antefatti e prime sperimentazioni
2.3. I ponti sospesi della società di Louis Bonnardet
2.4. Ponte Charles-Albert a La Caille
2.5. Ponte Carlo Alberto a Casale Monferrato
2.6. Ponte Maria Teresa a Torino

3. Ad aria compressa: fondazioni nei ponti delle prime “strade ferrate”
3.1. Sviluppo della rete ferroviaria in Italia: le fondazioni pneumatiche per la costruzione di nuovi ponti
3.2. Origini e sviluppo delle fondazioni pneumatiche nello scenario internazionale
3.3. Fondazioni pneumatiche a tubi per i ponti delle linee ferroviarie Torino-Novara e Torino-Culoz nel Regno di Sardegna
3.4. Fondazioni pneumatiche a cassone per i ponti sul Po nel Regno d’Italia

4. A perni rotanti: ponti negli arsenali marittimi italiani
4.1. Gli antefatti dei ponti girevoli in ferro nel contesto italiano
4.2. La Regia Marina, il processo di potenziamento infrastrutturale e i modelli europei
4.3. Il ponte girevole di Livorno
4.4. Il ponte girevole della Spezia
4.5. Il ponte girevole di Taranto

5. A sospensione, ad arco e a travata: ponti nella città di Roma
5.1. Il progresso scientifico e tecnologico nella Roma di Pio IX
5.2. L’attività della Società dei ponti in ferro sospesi
5.3. Il Ponte dell’Industria della Società Generale della Società delle Strade Ferrate Romane
5.4. I ponti in ferro di Roma Capitale del Regno d’Italia
5.5. I ponti dell’Impresa Italiana Industriale di Costruzioni Metalliche
5.6. Il ponte della Regola: Ponte Garibaldi
5.7. Il ponte di Castel Sant’Angelo: Ponte degli Alari
5.8. Il ponte dell’Orsa: Ponte Palatino

Postfazione Mario De Miranda

Bibliografia
Fonti delle illustrazioni
 

Alessandra Tosone
Associato di Architettura Tecnica, membro del Consiglio direttivo di Docomomo Italia, fa parte del collegio del Dottorato di ricerca (ICEAA – L’Aquila). È responsabile di ricerche sui temi della cultura tecnologica e autrice di numerosi contributi sulla rigenerazione e recupero del costruito e sulla cultura della costruzione metallica pubblicati in monografie, volumi collettanei, riviste e atti di convegno a carattere nazionale e internazionale.

Renato Morganti
Ordinario di Architettura Tecnica, dal 2018 è Presidente del Corso di Studi in Ingegneria Edile-Architettura e fa parte del collegio del Dottorato di ricerca (ICEAA-L’Aquila). Già membro del Consiglio direttivo di Docomomo Italia, dal 2006 coordina a L’Aquila ricerche sui temi della cultura della costruzione metallica e del recupero del costruito. È autore di monografie, saggi e articoli e le sue opere, più volte premiate, sono state pubblicate su riviste, monografie e rassegne di architettura in Italia e all’estero.

Danilo Di Donato
Associato di Architettura Tecnica e membro del collegio del Dottorato di Ricerca (ICEAA – L’Aquila), svolge attività didattica nell’ambito dei corsi di Laurea magistrale in Ingegneria Edile-Architettura e Ingegneria Civile dove è titolare del corso di Architettura Tecnica. È autore di più contributi sulla cultura della costruzione metallica e sull’architettura per l’industria, pubblicati in monografie, riviste e atti di convegno a carattere nazionale e internazionale.

Matteo Abita
Ricercatore di Architettura Tecnica, svolge attività didattica presso il Dipartimento DICEAA – L’Aquila nell’ambito del corso di Laurea magistrale in Ingegneria Edile-Architettura. Dal 2014 svolge attività di ricerca sulla cultura della costruzione metallica e sugli strumenti digitali utili alla sua valorizzazione, i cui esiti sono stati pubblicati in monografie, riviste e atti di convegno a carattere nazionale e internazionale.

Informazioni aggiuntive

formato

16,8 x 24 cm

pagine

244

ISBN

978-88-945937-9-2

collana