Soldati

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Quando la storia si racconta con le caserme

“Soldati. Quando la storia si racconta con le caserme” è il titolo della ventesima mostra che, dal 2007 ad oggi, viene realizzata negli spazi del palazzo sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, proseguendo un’attività espositiva che in questi otto anni è stata, e tuttora è, intensa e sempre improntata alla valorizzazione del territorio. In continuità con le precedenti rassegne – in particolare con “Oltre lo sguardo. Fotografi a Gorizia prima della Grande Guerra”, svoltasi tra il settembre 2014 e il giugno 2015 – questa esposizione persegue uno degli scopi statutari maggiormente rilevanti nell’operato della Fondazione: quello di promuovere la conoscenza della storia della nostra provincia, documentata con l’ausilio di immagini d’epoca attraverso un progetto condiviso con altre realtà locali. “Soldati” nasce, infatti, da una proficua collaborazione instaurata con l’Associazione Isonzo – Gruppo di ricerca storica, che ha fornito gran parte dei materiali esposti e dei contenuti della mostra, e con il Comune di Gorizia, che ha messo a disposizione preziose fotografie inedite, consentendo di illustrare con dovizia di dettagli alcuni aspetti del nostro passato ancora poco noti. La rassegna ripercorre la storia di Gorizia con riferimento alla costante presenza militare che, per la sua natura di territorio di confine, ha interessato la città nel corso del Novecento con ripercussioni a livello sociale, ricadute positive sul piano economico e influssi evidenti sul tessuto urbanistico della città, per i numerosi siti militari che vi sorgono e vi sorgevano. Le immagini che compongono l’itinerario offrono un quadro storico che si snoda dal periodo asburgico, all’epoca del Regno d’Italia e poi della Repubblica Italiana, fino alla conclusione della Guerra Fredda e all’introduzione dell’esercito professionale, quando le forze armate di stanza in città si sono via via ridotte. La mostra offre l’occasione di individuare la dislocazione delle caserme in città, soffermandosi anche sui luoghi della socializzazione frequentati da militari e cittadini, come gli eleganti caffè “Al Teatro”, “Al Corso”, “Alle Ali”. Vengono descritte inoltre le trasformazioni d’uso e i cambi di denominazione che alcune caserme hanno subito nei decenni e ripercorsi alcuni momenti della storia della città che hanno coinvolto le forze armate, come manifestazioni e cerimonie pubbliche. Uno sguardo sul passato che nasce però da un’attenta osservazione del presente: il percorso espositivo sfocia, infatti, nel censimento dei siti militari del Friuli Venezia Giulia e negli studi sul possibile riutilizzo di alcuni di questi luoghi effettuati dallo studio Corde Architetti di Venezia. A questo lavoro si ricollega la parte conclusiva della mostra, nella quale il visitatore è riportato ai giorni nostri ed ai seri problemi posti dalla dismissione dei luoghi militari ancora presenti in grande numero a Gorizia e nella nostra regione. La mostra pone dunque l’accento su un fenomeno, quello della considerevole presenza militare, che rappresenta una costante nella storia goriziana del Novecento: un aspetto peculiare di cui crediamo valga la pena conservare il ricordo, per riscoprire e valorizzare l’identità delle nostre terre di confine.

INDICE

1. LE CASERME STORICHE
1.1 Aeroporto “Amedeo Duca d’Aosta”
1.2 “Armando Diaz”
1.3 “del Fante”

Metamorfosi di un monumento
1.4 Ospedale militare
1.5 “Antonio Cascino”
1.6 “Montesanto”
1.7 “Oslavia”

I leoni degli alpini
1.8 “Podgora”
1.9 “San Michele”
1.10 “Sabotino”
1.11 “della Vittoria”

La meridiana della Vittoria
1.12 Castello
1.13 “Federico Guella”

2. MILITARI E SOCIETÀ
2.1 Incontro al nuovo secolo
2.2 “Una città davvero carina”
2.3 La difficile transizione
2.4 L’economia dell’ospitalità
2.5 La libera uscita

3. LE VISITE ILLUSTRI
3.1 Gli Asburgo
3.2 I Savoia

4. TRA LE DUE GUERRE
4.1 Stellette e demografia
4.2 Il turismo della memoria

Il Parco della Rimembranza
4.3 Undici soldati ignoti
4.4 Il Duca aviatore
4.5 Il Duce a Gorizia
4.6 Al servizio della città
4.7 I riflessi del conflitto

5. IL VALZER DELLE BANDIERE
5.1 La guerra entra in casa
5.2 Una pace tormentata

6. IL SECONDO DOPOGUERRA
6.1 L’accoglienza
6.2 Le Casermette
6.3 Il Villaggio dell’Esule

7. LA SOGLIA DI GORIZIA
7.1 Il confine provvisorio
7.2 La vigilanza alla frontiera
7.3 La crisi italo-jugoslava del 1953

8. UNA NUOVA PRESENZA
8.1 L’esercito si trasforma

9. BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA DI RIFERIMENTO

Informazioni aggiuntive

formato

16,8 x 23,5 cm

pagine

132

lingua

italiano

ISBN

978-88-96386-48-4